|
"Europa incompiuta, ma è un'opportunità unica"
Così il presiedente Mattarella al Forum Ambrosetti: "Abbattere il debito è necessita ineludibile, paghiamo più di Francia-Germania eppure Italia è un pagatore affidabile"
Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in videoconferenza, in occasione della 50^ edizione del Forum Ambrosetti di Cernobbio. L'evento ha offerto l'opportunità di analizzare le sfide e le opportunità che l'Unione Europea si trova ad affrontare.
Il progetto europeo, nato dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale, si è evoluto nel tempo, passando da una semplice unione economica a un'entità politica sempre più integrata, ha sottolineato Mattarella. Nonostante le critiche e gli scetticismi, l'UE ha dimostrato di essere un attore fondamentale nel panorama internazionale, capace di influenzare positivamente le dinamiche globali.
Secondo il capo dello Stato, uno dei punti chiave emersi durante il dibattito è stata la necessità di completare il processo di integrazione europea. L'Unione, infatti, rimane un progetto in divenire, con ampi margini di miglioramento in settori cruciali come la politica estera comune, la difesa e la gestione delle crisi economiche.
Si è discusso anche del ruolo dell'euro come strumento di stabilità finanziaria. La moneta unica, nata in risposta alle turbolenze economiche degli anni '70 e '90, ha dimostrato di essere un baluardo contro le fluttuazioni dei mercati. Tuttavia, permangono sfide legate alla gestione del debito pubblico e alla disparità economica tra i paesi membri.
Un tema ricorrente è stato quello del "vincolo esterno", ovvero l'influenza delle regole comunitarie sulle politiche nazionali. Si è sottolineato come questo non debba essere visto come una limitazione, ma piuttosto come un'opportunità per implementare riforme necessarie e promuovere una gestione più responsabile delle finanze pubbliche.
Guardando al futuro, sono stati identificati diversi ambiti in cui l'UE dovrà giocare un ruolo di primo piano: la transizione ecologica, la rivoluzione digitale, la regolamentazione delle grandi piattaforme tecnologiche e lo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Questi settori rappresentano non solo sfide, ma anche opportunità per riaffermare la leadership europea a livello globale.
In conclusione, è emerso un messaggio chiaro: l'Europa non deve temere il cambiamento, ma anzi abbracciarlo. L'allargamento dell'Unione, in particolare verso i Balcani occidentali, e il continuo perfezionamento delle sue istituzioni sono passaggi fondamentali per garantire un futuro di pace, prosperità e giustizia sociale per tutti i cittadini europei.
L'appello finale è stato rivolto alla società civile, chiamata a difendere attivamente i valori fondanti dell'Unione Europea: libertà, democrazia e solidarietà. Solo attraverso l'impegno collettivo sarà possibile contrastare le forze che, nostalgiche di un passato spesso tragico, minacciano il progresso e l'unità del continente. |
|
|
06-09-2024
|
|
|