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Meloni alla Camera in vista del Consiglio Europeo
La premier conferma l'appoggio a Kiev. “L'Italia non è isolata, ma protagonista”. L'elogio al vicepresidente Fitto. Agli italiani che lavorano all'estero: “Regaliamo loro un sogno in patria”
La premier Giorgia Meloni ha presentato un ampio resoconto durante le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo, respingendo con fermezza la narrazione di un presunto isolamento italiano. Al contrario, ha sottolineato come l'Italia stia giocando un ruolo centrale nelle dinamiche internazionali, a partire dall'assetto della nuova Commissione europea.
Nel suo intervento, Meloni ha toccato molteplici temi geopolitici, ribadendo la posizione italiana su alcuni dei principali dossier internazionali. Sulla guerra Russia-Ucraina, ha confermato il sostegno a Kiev, denunciando l'azione russa di destabilizzazione e ribadendo l'obiettivo di una pace duratura. Ha inoltre evidenziato l'importante risultato della linea di credito da 50 miliardi di dollari, garantita dagli extra profitti sui beni russi immobilizzati in Europa.
Sulla crisi mediorientale, la premier ha sottolineato l'importanza della soluzione dei due Stati, indicando l'Autorità nazionale palestinese come unico interlocutore possibile. Riguardo al Libano, ha rimarcato l'impegno italiano nel monitoraggio degli accordi e nel supporto alla stabilità del paese, elogiando l'operato delle forze armate italiane nella missione Unifil.
Meloni non ha mancato di affrontare temi cruciali per l'economia europea. Sull'accordo Ue-Mercosur, ha posto condizioni nette, chiedendo garanzie concrete per l'agricoltura europea. Nel settore automotive, ha criticato l'approccio alla decarbonizzazione, definendolo potenzialmente dannoso per l'industria europea e auspicando una maggiore neutralità tecnologica.
Un passaggio significativo è stato dedicato alle politiche migratorie. La premier ha ribadito la necessità di una revisione della direttiva rimpatri e del concetto di Paese terzo sicuro, sottolineando l'importanza di procedure di asilo più efficaci.
Infine, un appello accorato ai giovani: richiamare in patria i cervelli in fuga, offrendo loro nuove opportunità e prospettive gratificanti. Un obiettivo che sintetizza l'ambizione del governo di ricostruire un futuro attrattivo per i talenti italiani. |
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17-12-2024
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