L'Isis fa strage a Tunisi. Quattro italiani morti
Spari al Museo Bardo, nel centro della Capitale: hanno fatto irruzione prendendo anche diversi ostaggi (poi liberati). In serata la Farnesina conferma le vittime
Terrore nel cuore di Tunisi: colpi d’arma sono stati sparati nell’edificio che ospita il Museo del Bardo, nel centro della Capitale tunisina, a due passi dal Parlamento (che in un primo momento veniva dato come attaccato). Un pomeriggio di terrore che ha coinvolto anche alcuni nostri connazionali: di questi, in quattro hanno perso la vita, altri tredici sono rimasti feriti.
Diversi turisti sono stati presi in ostaggio da un gruppo di terroristi travestiti da soldati. Secondo un tweet, il Parlamento era stato preso d’assalto da tre terroristi con indosso l’uniforme dell’esercito (cosa poi smentita, come accennato). Un primo bilancio parlava di otto morti, tra cui 7 turisti di nazionalità diversa e un tunisino. Nel pomeriggio il bilancio si è aggravato: 19 vittime, tra cui 17 stranieri; arrivando infine a 22 persone rimaste uccise. I media locali hanno poi confermato che sono stati tre gli uomini che hanno tentato di fare irruzione nella sede del Parlamento, dove in quel momento sembra si stesse discutendo di una legge anti-terrorismo, quindi hanno attaccato il vicino Museo del Bardo (distante poche centinaia di metri da Parlamento, nella periferia ovest di Tunisi) dove in quel momento erano presenti almeno circa 200 visitatori. I jihadisti dello Stato islamico (Is) hanno rivendicato il sequestro al Bardo di Tunisi. Lo rendono noto media locali tunisini.
Era stata Al-Jazeera a parlare da subito di ittime italiane: due. I turisti italiani coinvolti erano passeggeri di una nave da crociera Costa, arrivata questa mattina nella Capitale tunisina, in attesa di ripartire per la Spagna. Attivata l'Unità di Crisi della Farnesina, che nel primo pomeriggio fa sapere che sono due i nostri connazionali feriti nell'assalto odierno. Un centinaio sono stati invece messi in salvo. Costa Crociere confermava poi che la 'Costa Fascinosa', a bordo della quale sono imbarcati numerosi italiani, ha attraccato questa mattina nel porto di Tunisi, dove ancora si trova. «La compagnia è in stretto contatto con il ministero degli Esteri italiano, con le autorità locali, con il comandante della nave e con l'agente portuale locale per verificare la situazione e il suo evolversi, e raccogliere ulteriori informazioni», faceva quindi sapere.
Il programma della giornata dei croceristi prevedeva la visita del centro storico, lo shopping nel suk e, appunto, una tappa al Museo del Bardo: un gruppo di cui fanno parte quattro dipendenti comunali dell’ufficio Patrimonio del Comune di Torino e due loro parenti aveva deciso di partecipare alla visita al museo che contiene splendidi mosaici d’età romana: in sei sono stati sequestrati nel blitz terrorista al Museo del Bardo di Tunisi. Dopo alcune ore due dei sei, una coppia, sono stati liberati, mentre per gli altri quattro si è temuto a lungo. Nel tardo pomeriggio il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni non aveva voluto confermare se ci sono o meno vittime italiane. «Le autorità tunisine hanno parlato di vittime di diversa nazionalità, tra cui italiane, ma noi prima di dare numeri vogliamo conferme molto concrete», ha precisato il ministro, aggiungendo che «le autorità tunisine hanno parlato di vittime italiane e di altre nazionalità e mi è stato confermato dal primo ministro, ma aspettiamo altre conferme». Poi ha invocato «una risposta forte e una reazione di fermezza, vigilanza e vicinanza alla Tunisia», chiedendo di «rafforzare la determinazione contro la minaccia terroristica». Anche gli Stati Uniti «condannano duramente», ha affermato il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest. E Federica Mogherini, Alta rappresentante per la Politica estera dell’Unione europea, ha fatto sapere che tutta l’Ue è vicina a Tunisi. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha riunito nel corso del pomeriggio i vertici dell’antiterrorismo.
Le altre vittime sono di nazionalità polacca, tedesca e spagnola. Secondo il sito di El Mundo, tre turisti sono rimasti uccisi durante l'irruzione delle teste di cuoio. In serata l'Unità di Crisi della Farnesina è costretta a rivedere il bilancio: le vittime sono quattro, tredici i feriti. Intanto Matteo Renzi aveva riferito alla Camera: «Non siamo nelle condizioni di ufficializzare il numero degli italiani coinvolti». «Ho sentito telefonicamente il ministro Paolo Gentiloni, il quale ha ribadito che si teme ci siano 2-3 vittime di nazionalità italiana: attualmente però mancano le conferme ufficiali perché sono ancora in corso le verifiche da parte delle autorità tunisine», spiegava in serata anche il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. Prima ancora era stato il premier tunisino Habib Essid a confermare che tra le vittime c'erano anche degli italiani.
«Ho appreso con sgomento dell’attacco terroristico perpetrato oggi a Tunisi, che ha causato numerose vittime e molti feriti e nel quale sono rimasti tragicamente coinvolti alcuni connazionali. Esprimo, a nome mio personale e di tutto il popolo italiano, la più netta e ferma condanna per un gesto vile e odioso, commesso ai danni di persone inermi, in spregio alle più elementari norme di convivenza civile e rispetto della vita umana», ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. |