Tunisia, di Novara e Torino le nostre vittime
Un pensionato colpito sul bus diretto al museo. Quasi tutti i turisti nel Bardo erano scesi dalle navi da crociera. Incolumi gli studenti di Maiori, Catanzaro e Vibo
Dopo un balletto di cifre durato per tutta la giornata, alla fine possiamo dire con certezza che sono quattro le vittime italiane dell’attacco terroristico nel cuore di Tunisi, al Museo Bardo, mentre almeno 13 sono ricoverati nei diversi ospedali della città. Il bilancio è stato aggiornato dalla Farnesina dopo che i controlli sulle centinaia di connazionali che si trovavano nel museo della capitale tunisina al momento dell'incursione del commando.
Una delle vittime è Orazio Conte: l’uomo, pensionato, si trovava in compagnia della moglie, Carolina Bottari, dipendente del Comune di Torino, rimasta ferita anche lei e rintracciata in serata in un ospedale. È morto anche Francesco Cardella, 64enne di Novara. L’uomo era in crociera sulla Costa Fascinosa con la moglie, Sonia Reddi, 50 anni, rimasta ferita a una spalla e a un braccio. Subito dopo la sparatoria la donna aveva telefonato ai familiari in Italia riferendo che Francesco era stato colpito ed era grave. La coppia si era imbarcata domenica a Savona per un tour di otto giorni nel Mediterraneo.
Oltre alla “Fascinosa”, una delle navi della Costa Crociere, nel porto tunisino c’era anche una seconda nave italiana della compagnia Msc, la “Splendida”. La prima ha lasciato il Porto di Tunisi all’1.55. Al momento della partenza il comandante ha comunicato alla compagnia che non avevano fatto ritorno a bordo 13 passeggeri.
A bordo dell’altra nave da crociera, la Msc, anche una scolaresca dell’Istituto pedagogico di Catanzaro Lido. Gli studenti di un istituto delle Preserre vibonesi non sono scesi a Tunisi dalla nave perché avevano delle attività educative in corso. |